A maggio arrivano anche a Teramo le "casette dell'acqua". Saranno collocate in 5 punti ad alta viabilità

TERAMO – A partire da maggio arrivano in città le cosiddette "casette dell’acqua" che erogheranno acqua microfiltrata liscia o gassata, a diverse temperature in 5 punti strategici individuati dall’assessore all’Ambiente  Rudy Di Stefano. La gara per la collocazione dei cinque erogatori è stata vinta dalla ditta “Acquaditalia” di Alba Adriatica che installerà gli erogatori a San Nicolò a Tordino, alla Gammarana, nei giardini di Madonna delle Grazie e lungo la strada della Cona e Piano della Lenta. Il meccanismo per l’approvigionamento è stato illustrato dall’assessore Rudy Di Stefano e dal referente aziendale Matteo Ferrari che hanno precisato anche i costi del servizio: 4,5 centesimi a litro rispetto ai 5 tradizionalmente applicati per queste casette. I distributori con l’inserimento di una tessera che verrà rilasciata all’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) in maniera gratuita ai richiedenti. Ma la tessera, che avrà un costo di attivazione standard di 19 euro per 420 litri, potrà essere ricaricata anche accumulando punti in due modi distinti: sia facendo acquisti nei negozi del capoluogo che vorranno convenzionarsi con il sistema, sia conferendo bottiglie di plastica vuote tra i rifiuti. «Un modo per far sì che i rifiuti diventino una risorsa, ma anche per incentivare gli acquisti in centro». Difatti al circuito potranno aderire solo i punti vendita del capoluogo e non quelli della grande distribuzione. In questo modo a un tot di euro spesi corrisponderà un credito d’acqua in punti caricati sulla carta del titolare. I litri d’acqua che non verranno consumati potranno anche essere riconvertiti in buoni acquisto. Ma le casette del circuito saranno affiancate anche da raccoglitori di bottiglie in plastica in modo che i consumatori avranno la possibilità di acquisire acqua gratis conferendo i rifiuti. «In questo modo su larga scala i rifiuti diventeranno una risorsa», ha dichiarato l’assessore, ma gettiamo anche le basi per la creazioni di gruppi d’acquisto con finalità merceologiche che abbiano lo scopo di sostenere l’economia locale»